Demade, un oratore ateniese, cerca di catturare l'attenzione del pubblico distratto. Propone di raccontare una favola di Esopo e, ottenuto il consenso, narra brevemente di Demetra, una rondine e un'anguilla che affrontano un fiume in modi diversi. Quando il pubblico chiede del destino di Demetra, Demade rivela che la dea è arrabbiata con loro per preferire le favole alla politica, sottolineando così la loro mancanza di interesse per gli affari pubblici.